Il 22 dicembre scorso è entrato in vigore il decreto legislativo 12.11.2020, n. 160, “Correttivo” del Codice della nautica (d.lgs 229/2017), previsto dalla legge delega che ha dato vita alla riforma del settore entrata in vigore a inizio 2018.

Il decreto “Correttivo” contiene interventi su 31 articoli e consente di completare l’intervento di razionalizzazione e di semplificazione amministrativa per favorire utenti e imprese in una logica di competitività internazionale della bandiera italiana.

E’ prevista la validità della licenza provvisoria anche per rilascio del ruolino di equipaggio e della licenza per l’apparato ricetrasmittente di bordo, per tagliare le lungaggini che fanno preferire le bandiere britannica, maltese e olandese per le unità medio-grandi, lrevisione delle dotazioni di sicurezza nel caso  di  navigazione  limitata  all’area  di ricerca e soccorso nazionale, la possibilità di effettuare le visite mediche direttamente presso le scuole patenti, una normativa nazionale unica per noleggio e locazione di natanti, la disciplina per il noleggio alla cabina, l’introduzione nei Piano  regolatori  dei porti mercantili  di strutture demaniali da destinarsi al ricovero a secco di  imbarcazioni  e  di  natanti  da  diporto.

Fra gli altri contributi, il decreto permette di:

  • colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, al fine di rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti;
  • consentire al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a “km zero”;
  • prevedere una disciplina per la navigazione di “droni”;
  • introdurre nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore;
  • prevedere sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola nautica;
  • correggere la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani;
  • introdurre un’anzianità di almeno tre anni di patente nautica per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza;
  • l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni.